Questa notte il viceministro Anna Ascani ci informa che è raggiunto un accordo di mediazione sul concorso per i precari, al termine di un vertice con il Presidente Conte.
La soluzione individuata va nella direzione che abbiamo sempre auspicato, evitando il “concorso-lotteria” in piena emergenza.
Il Viceministro ci racconta che “Avevamo accettato le crocette a Dicembre perché consentivano uno svolgimento rapido di tutte le procedure, ma la pandemia ha cambiato le cose. Era quindi giusto rivedere quello schema.
Non ci sarà alcuna “sanatoria”, che il Partito Democratico non ha mai voluto, al netto di qualche semplificazione che aveva il sapore della provocazione. Abbiamo sempre detto che non si può entrare in ruolo a scuola senza una forma di selezione. Sarebbe un errore per la scuola, per gli studenti ma anche per i precari: abbiamo 32.000 i posti disposizione per circa 78.000 aspiranti e tutti devono poter concorrere ad occuparli.
Il concorso straordinario, dunque, si farà non appena ce ne saranno le condizioni, con una prova scritta selettiva, non a crocette. Si valuteranno titoli, servizio e l’esito della prova.
Stanotte ha prevalso il buon senso. Ora bisogna riportare serenità in un mondo che ha bisogno di concentrarsi, unito, sulla difficile ripartenza a Settembre.”
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