Sono state oltre 1.500 le persone che nel pomeriggio di oggi, sabato 9 aprile, si sono riversate nelle vie del centro della Città dei Fiori per il primo “Gay Pride” sanremese, organizzato da Arcigay Liguria e Arcigay Cuneo in occasione dei 50 anni dalla prima manifestazione con cui il movimento Lgbtq+ italiano rivendicò la propria identità.
Il 5 aprile 1972 infatti andò in scena al Casinò di Sanremo il 1° Congresso internazionale di sessuologia del Centro italiano di sessuologia sul tema “Comportamenti devianti della sessualità umana” e proprio lì decine di militanti Lgbtq+ provenienti da tutta Europa si diedero appuntamento per boicottare l’evento nel quale si parlava di come “curare” l’omosessualità.
Sentiamo a proposito l’asessore alla cultura del Comune di Sanremo e il Presidente dell’A.GE.D.O.
Una festa che percorre tutta la città. Moltissimi i giovani a sconfessare la voce che li vuole apatici e non interessati alla politica.
Forse andrebbe meglio precisato che I GIOVANI SONO DISINTARESSATI ALLA POLITICA DELLE PAROLE E DEI NON FATTI.
Una festa arcobaleno fatta di suoni e danze che prosegue per la ciclabile di Sanremo
Dove alcuni ragazzi armati di Bibbia cercano di “Salvare” i giovani dalla perdizione
A tal porposito sembra riecheggiare la voce del patriacra della chiesa ortoddo russa certo Patriarca Kirill che giustifica la guerra in Ucraina come una sorta di crociata contro i paesi che sostengono i diritti degli omosessuali. Nel suo sermone in occasione della Domenica del Perdono, riportato da vari media, il Patriarca ha descritto il gay pride come una sorta di spartiacque fra il bene il male. “Stiamo parlando di qualcosa di molto più importante della politica. Parliamo della salvezza umana… siamo entrati in una guerra che non ha significato fisico ma metafisico”, ha affermato Kirill.
Secondo il Patriarca, “le parate del gay pride dimostrano che il peccato è una variabile del comportamento umano”. E il loro svolgimento sono “un test di lealtà” ai governi occidentali
Torniamo al Corteo che prosegue per Corso Garibaldi
Per Terminare in Piazza Colombo Cuore della città
Non ci resta che conludendo questo servizio sulla festa del Pride a Sanremo di augurarci che l’iter del DDL ZAN in parlamento da poco riavviato possa concludersi velocemente e con esito positivo.
Fino all’ultimo minuto di questa legislatura proveremo a portare a casa una buona legge contro i crimini d’odio”.
“Il cosiddetto embargo finirà il 27 aprile e da lì riprenderà l’iter della legge al Senato. Si ripartirà – ha detto Zan – dallo stesso testo, sapendo che la via è stretta, ma che non possiamo permettere all’Italia di fare passi indietro sui diritti”.
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