La situazione, drammatica e vicina all’implosione, è destinata a peggiorare con l’arrivo dell’estate: il flusso migratorio segue onde stagionali, il numero degli sbarchi aumenta con la bella stagione, e la concentrazione di migranti al confine franco-italiano è di conseguenza anch’essa in aumento. L’assenza di un programma destinato a risolvere il problema rende la situazione ancora più complessa: da una parte i migranti si trovano obbligati, contro la propria volontà, a vivere al confine in condizioni inumane, dall’altra la popolazione è spesso ostile nei loro confronti e la politica li utilizza come capro espiatorio per motivare la maggior parte dei problemi sociali. Con un conflitto in atto in territorio Europeo, le potenze internazionali hanno recentemente spostato la loro attenzione vero l’est Europa e verso i migranti ucraini, mettendo la crisi migratoria del Medio Oriente e Nord Africa al secondo posto. Ogni risorsa è attualmente destinata al conflitto russo-ucraino e perciò la situazione dei migranti che si trovano sul confine di Ventimiglia non riceve attenzione né sembra vicina ad essere migliorata.
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