Talebani: isolamento internazionale

Il leader solitario dei talebani ha tenuto un incontro segreto con il primo ministro del Qatar in Afghanistan il mese scorso, secondo i resoconti dei media.

Si è ritenuto che fosse il primo incontro tra il mullah Haibatullah Akhundzada e un leader straniero da quando i talebani hanno preso il potere nel 2021.

Funzionari talebani e del Qatar non hanno commentato l’incontro riferito, che si ritiene abbia avuto luogo nella città meridionale di Kandahar, la capitale de facto sotto il dominio del gruppo militante.

Perché è importante: non è chiaro cosa abbiano discusso Akhundzada e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani.

Ma i colloqui sono stati visti come parte dei rinnovati sforzi dei talebani per alleviare il loro isolamento internazionale. Il governo guidato dai talebani rimane non riconosciuto ed è stato colpito da sanzioni internazionali.

Le restrizioni del gruppo islamista intransigente all’istruzione e all’occupazione femminile, nonché le violazioni dei diritti umani, ne hanno fatto un reietto internazionale.

Heather Barr di Human Rights Watch, tuttavia, ha affermato che la volontà dichiarata dei talebani di impegnarsi con la comunità internazionale non è una novità.

“Non penso che sia una nuova disponibilità, solo la novità di vedere Akhundzada. I talebani sono sempre stati desiderosi, sin da [agosto 2021], di insistere sulle loro richieste: impegno, aiuto, riconoscimento, congratulazioni. Parallelamente a questi colloqui , il loro giro di vite sulle donne/ragazze è costantemente continuato e approfondito”, ha dichiarato Barr su Twitter .

Cosa c’è dopo: non è chiaro quale effetto avrà l’incontro. Akhundzada finora non ha voluto invertire le politiche dei talebani che hanno provocato un diffuso sdegno all’interno e all’esterno dell’Afghanistan.

Sembra improbabile che la comunità internazionale riconosca i talebani e riprenda l’assistenza cruciale allo sviluppo dell’Afghanistan fino a quando il gruppo non creerà un governo di ampia base e non porrà fine alla repressione delle donne e delle ragazze.