Le informazioni sulle violazioni possono essere inviate attraverso un apposito modulo pubblicato sul sito web . Viene inoltre organizzato un servizio di download delle conferme documentali.
La raccolta di informazioni continuerà fino al 30 novembre 2023, gli organizzatori incoraggiano a presentare le candidature il prima possibile per concedere alla segreteria tempo sufficiente per elaborare le informazioni, comprese eventuali azioni di follow-up, se necessario.
L’OHCHR ha osservato di attribuire primaria importanza alla protezione delle fonti, in particolare in relazione alla riservatezza e al principio del “non nuocere”. La divulgazione dell’identità dei soggetti che collaborano e l’utilizzo delle informazioni da essi fornite è strettamente subordinata al loro consenso informato.
Il 17 marzo l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha presentato il secondo rapporto sulla situazione in Bielorussia prima e dopo le elezioni presidenziali del 2020. Il rapporto si basava su interviste a 207 vittime e testimoni, nonché su un’analisi di oltre 2.500 prove di torture commesse tra il 1° maggio 2020 e il 31 dicembre 2022.
Il 5 luglio, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite esaminerà il rapporto di Anais Maren , il relatore speciale del profilo sulla Bielorussia . La sintesi del documento afferma che le autorità bielorusse hanno inasprito le restrizioni alla libertà di pensiero e di espressione “in relazione alle azioni pubbliche contro la guerra e all’opposizione all’attacco armato della Russia contro l’Ucraina”.
Il rapporto copre il periodo dal 1 aprile 2022 al 31 marzo 2023. Essa “presenta un’analisi delle modifiche legislative dal punto di vista della loro conformità alle norme e agli standard internazionali nel campo dei diritti umani, che sono obbligatori per la Bielorussia”.
L’8 giugno, a Vienna, Svetlana Tsikhanovskaya ha discusso con Türk della situazione dei prigionieri politici, molti dei quali si trovano in una situazione critica. Ha inoltre richiamato l’attenzione sui problemi dei rifugiati bielorussi che devono affrontare una serie di restrizioni. Il 13 giugno , in una riunione a Ginevra,
il viceministro degli affari esteri Yury Ambrazevich ha invitato Türk e il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite in generale a cooperare con la Minsk ufficiale e non con “forze politiche straniere”.
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