La sciabolatrice Olga Kharlan è diventata la prima atleta che rappresenta l’Ucraina a competere contro un russo o un bielorusso dall’invasione del febbraio. L’assalto del primo turno ai Mondiali di scherma 2023 a Milano è finito come era logico, con la netta vittoria (15-7) della pluricampionessa ucraina su Anna Smirnova, ma il rifiuto di porgere la mano a fine gara ha provocato prima la protesta della russa, che ha bloccato la pedana per 45 minuti, poi la squalifica per un gesto considerato nella scherma da cartellino nero. La clamorosa decisione ha provocato la dura reazione del governo ucraino: “La decisione della Federazione internazionale di scherma di screditare la leggendaria schermitrice ucraina per essersi rifiutata di stringere la mano a un’atleta russa è la manifestazione di una totale mancanza di empatia, incomprensione del contesto emotivo ed è assolutamente vergognosa” ha dichiarato il consigliere presidenziale Mykhaylo Podolyak.

Kharlan: “Squalifica crudele, stanno distruggendo tutto”

L’ucraina, dopo aver saputo della squalifica, si è sfogata: “Penso che abbiate visto tutto, l’unica cosa è che non ho voluto stringerle la mano. Sapevo che poteva esserci questa possibilità. Io ho proposto il saluto con la lama, lei non ha voluto farlo e l’arbitro mi ha detto che potevo andare via e dopo di questo mi sono riscaldata per l’assalto successivo, poi col controllo dell’arma mi hanno detto che volevano parlarmi. Mi è stato comunicato che avevo ricevuto il cartellino nero, ma non credo che sia stato l’arbitro. La decisione dell’arbitro – ha proseguito – è stata quella di non dare il cartellino nero. È molto crudele anche verso di lui, è molto crudele per tutti. Il sistema, questa Federazione, sta uccidendo tutti, anche gli arbitri”.

In relazione alla squalifica comminata all’atleta ucraina Olga Kharlan dalla Federazione Internazionale Scherma, in occasione dei Campionati mondiali attualmente in corso di svolgimento a Milano, tenendo conto degli evidenti impatti che la decisione sta determinando al di là degli aspetti meramente sportivi, si richiede di fornire, con cortese urgenza, tutti gli elementi in vostro possesso che hanno condotto alla grave decisione, con riguardo anche alle tempistiche di approvazione del Regolamento sulla base del quale è stata assunta la decisione”. Lo scrive il ministro per lo Sport e i Giovani in una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, e al presidente del Comitato Organizzatore ‘Milano 2023’, Marco Fichera.In relazione alla squalifica comminata all’atleta ucraina Olga Kharlan dalla Federazione Internazionale Scherma, in occasione dei Campionati mondiali attualmente in corso di svolgimento a Milano, tenendo conto degli evidenti impatti che la decisione sta determinando al di là degli aspetti meramente sportivi, si richiede di fornire, con cortese urgenza, tutti gli elementi in vostro possesso che hanno condotto alla grave decisione, con riguardo anche alle tempistiche di approvazione del Regolamento sulla base del quale è stata assunta la decisione”. Lo scrive il ministro per lo Sport e i Giovani in una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, e al presidente del Comitato Organizzatore ‘Milano 2023’, Marco Fichera.

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