Non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale, ma diversi media locali hanno evidenziato il dispiacere del presidente Saied per una serie di carenze nel Paese, in particolare di pane nelle panetterie sovvenzionate dallo Stato.
Kais Saied “ha terminato le funzioni” del primo ministro Najla Bouden, che era stata la prima donna a guidare un governo in Tunisia, secondo un comunicato stampa e un video della presidenza tunisina diffusi martedì poco prima della mezzanotte.
Il nuovo capo del governo era un dirigente della Banca centrale, e studiava alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Tunisi dove Kais Saied insegnava diritto costituzionale, ha detto l’interessato su Facebook.
Il signor Hachani, completamente sconosciuto al grande pubblico, ha subito prestato giuramento davanti al presidente Saied, secondo il video della presidenza.
Al termine della cerimonia, il signor Saied gli ha augurato “buona fortuna per questa responsabilità” assunta “in una situazione specifica”. Il presidente ha sottolineato che “ci sono sfide colossali che dobbiamo superare con una volontà solida e forte, al fine di proteggere la nostra patria, il nostro stato e la pace sociale”.
Nei giorni scorsi si sono svolti diversi incontri all’interno del governo e tra il presidente ei ministri sui problemi di penuria di pane sovvenzionato in diverse regioni. Secondo i media, il signor Saied, che ha recentemente affermato che “il pane è una linea rossa per i tunisini”, teme il ripetersi delle rivolte per il pane che provocarono 150 morti nel 1984 sotto Habib Bourguiba.
In Tunisia, dagli anni ’70 di fronte a un’economia a basso salario, lo Stato centralizza l’acquisto di un gran numero di prodotti di base (farina, zucchero, semolino, caffè, olio da cucina) prima di reimmetterli sul mercato a prezzi accessibili.
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