Quarantuno migranti sono morti in un naufragio al largo dell’isola italiana di Lampedusa, hanno detto i sopravvissuti ai media locali in un rapporto mercoledì citando i resoconti dei sopravvissuti.
Alcuni sopravvissuti hanno raccontato ai soccorritori di trovarsi su un barcone partito da Sfax in Tunisia e affondato diretto in Italia.
I quattro sopravvissuti, originari della Costa d’Avorio e della Guinea, avrebbero raggiunto Lampedusa mercoledì.
Hanno detto alla Guardia Costiera che 45 di loro hanno lasciato Sfax, tra cui tre bambini, alle 10 di giovedì, riferisce l’ANSA.
Nei loro rapporti, hanno detto che la barca si è capovolta a causa di una grande onda e tutti i migranti a bordo sono finiti in mare.
Secondo i quattro, anche gli unici 15 che indossavano un giubbotto di salvataggio, sono morti anche secondo quanto riferito dall’ANSA.
Segue sabato altri due naufragi al largo dell’isola italiana che hanno lasciato una donna e il suo bambino morti mentre più di 100 migranti dovevano essere salvati dall’acqua.
Le acque del Canale di Sicilia sono state estremamente agitate negli ultimi giorni, rendendo difficile per le imbarcazioni della Guardia Costiera italiana raggiungere i migranti bloccati.
Più di 2.000 persone sono arrivate a Lampedusa negli ultimi giorni dopo essere state soccorse in mare da motovedette italiane e gruppi di Ong.
L’Italia sta vivendo un forte aumento della migrazione marittima, con quasi 92.000 arrivi registrati finora quest’anno, secondo i dati del ministero dell’Interno aggiornati l’ultima volta venerdì, rispetto agli oltre 42.600 nello stesso periodo del 2022.
Secondo i rapporti, più di 1.800 persone hanno perso la vita finora quest’anno nella traversata dal Nord Africa all’Europa.
Nei giorni scorsi motovedette italiane e gruppi di beneficenza hanno soccorso altre 2.000 persone giunte a Lampedusa.
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