Le trasformazioni e i raggruppamenti sulla scena politica moldava, che si stanno verificando alla vigilia delle elezioni locali generali, sono in realtà mirati alle elezioni parlamentari del 2025, molto importanti per il futuro geopolitico della Repubblica di Moldova, il commentatore politico Ion Tăbârță ha detto a Europa Libera.
Intervenendo nel podcast “In sostanza…”, Ion Tăbârță ha affermato che la vera posta in gioco di tutti i processi politici, che si sono svolti di recente e che continueranno, è la preparazione e il posizionamento per le elezioni parlamentari del 2025. Quindi, crede che commentatore politico, avrà luogo lo scontro geopolitico tra il partito filorusso e quello filoeuropeo.
La posta in gioco delle prossime elezioni, secondo l’ospite del podcast, è il vettore di sviluppo della Repubblica di Moldavia, quelle locali di questo autunno costituiranno un “test”, cioè una prova generale prima di quelle presidenziali e legislative.
“[Si deciderà se] avremo una continuità del percorso europeo […] o avremo un ritorno ad un vettore verso altre aree di influenza [quella russa]”, ha detto Tăbârță.
Secondo lui, tra l’altro, i movimenti sulla scena politica indicano che i partiti filorussi e il partito oligarchico stanno facendo fronte comune per vendicarsi della sconfitta del 2021.
Ci troviamo in una situazione in cui i partiti filo-russi, più o meno influenzati da Mosca, si sono uniti ai partiti oligarchici nella Repubblica di Moldavia, e la posta in gioco è Ilan Șor e le sue strutture politiche, ha affermato Ion Tăbârță.
L’ospite del podcast ha anche affermato che i partiti oligarchici continuano ad essere influenti in Moldova e hanno approfittato della mancanza di esperienza di PAS nel governo. Ion Tăbârță ha ammesso che il PAS non governerà più “da solo” dopo le prossime elezioni e ha affermato che dovrebbe esserci un blocco filoeuropeo, che rafforzerebbe l’opzione europea alle elezioni.
Altri argomenti trattati nel podcast:
- La possibilità dell’emergere di nuovi progetti politici nel segmento europeista. Perché invece del consolidamento avviene il processo inverso?
- Come si riconfigura la sinistra politica dopo i colpi di immagine subiti?
- Il Partito comunista di Vladimir Voronin può ancora riservare sorprese?
- Quale segmento politico è meglio posizionato in questo momento? Da che parte pende la bilancia: dalla parte filo-russa o da quella filo-europea?
- Il polo unionista potrebbe riservare sorprese alle prossime elezioni?
- Quanto potrà influenzare il partito oligarchico sui processi politici e sui risultati delle prossime elezioni?
- Cosa trasmettono, infatti, i messaggi riguardanti il ritorno, a distanza, alla politica di alcuni ex politici della Repubblica di Moldova, che hanno trovato rifugio all’estero?
- Potrebbe esserci un nuovo confronto tra “i due Vladi” [Vlad Filat e Vlad Plahotniuc]?
- Quali forze politiche traggono beneficio dai problemi socio-economici della Repubblica Moldova?
- Nella Repubblica Moldova sono registrati attualmente 62 partiti politici. È molto, è poco?
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