La camera bassa del parlamento russo, la Duma di Stato, ha approvato in prima lettura un disegno di legge che revoca la ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT).

L’iniziativa è stata avviata dal presidente russo Vladimir Putin all’inizio di questo mese, suscitando preoccupazioni in Occidente, aggravate il 17 ottobre dalle dichiarazioni del portavoce Vyacheslav Volodin, membro del Consiglio di Sicurezza del presidente Vladimir Putin, secondo cui Mosca potrebbe addirittura abbandonare del tutto il patto.

Il Parlamento dovrebbe tenere un voto finale sulla questione il 19 ottobre, dopo che la mossa sarà discussa il 17 e 18 ottobre.

Il 16 ottobre, Vladimir Yermakov, direttore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del Ministero degli Esteri russo, ha affermato che Mosca non sarà la prima a condurre test nucleari, se la Duma di Stato deciderà di revocare il trattato.

La dichiarazione di Yermakov conferma la dichiarazione della scorsa settimana del vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov secondo cui Mosca riprenderà i test nucleari “solo dopo che gli Stati Uniti avranno effettuato test simili”.

Ma Volodin ha detto al parlamento che “quello che faremo dopo, se resteremo parte del trattato o meno, non lo diremo”, aggiungendo che la mossa è stata un campanello d’allarme per Washington.

Il CTBT è stato firmato da 187 paesi e ratificato da 178, ma non potrà entrare in vigore finché otto paesi contrari – Cina, Egitto, Iran, Israele, Corea del Nord, India, Pakistan e Stati Uniti – non lo avranno firmato e ratificato.

Sebbene gli Stati Uniti non abbiano ratificato il trattato, hanno osservato una moratoria sulle esplosioni testate con armi nucleari dal 1992 e affermano di non avere intenzione di abbandonare il trattato.

Dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, vari politici e personaggi pubblici filo-Cremlino, compresi funzionari governativi, hanno parlato della possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari o almeno riprenda i test nucleari.

Putin, parlando il 5 ottobre in un forum con esperti di affari esteri, ha affermato che spetterà alla Duma di Stato decidere se la Russia revocherà la ratifica.

Sulla scia di queste dichiarazioni, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato “tutti gli stati dotati di armi nucleari a riaffermare pubblicamente le loro moratorie contro i test nucleari e il loro impegno nei confronti del CTBT”.

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