Domenica 5 novembre si sono svolte nella Repubblica di Moldova le elezioni generali locali, le prime nel mandato del governo PAS e per questo considerate da molti osservatori un importante test per l’attuale potere. L’affluenza è stata poco superiore al 41%. Come era naturale, c’è stata una lotta serrata per la poltrona di sindaco della capitale Chisinau e per quella di Balti, la seconda città più grande del Paese, ma le elezioni sono state guardate con interesse anche in altre località e nell’autonomia gagauza.

Alla vigilia sono stati ritirati dalla corsa elettorale tutti i candidati di un partito che secondo le autorità era vicino a un oligarca fuggitivo e attraverso il quale la Russia cercava di influenzare i risultati elettorali. Cristina Popușoi ha seguito con attenzione i risultati preliminari annunciati dalla Commissione elettorale centrale e le prime reazioni.

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