Diplomatici e funzionari dell’UE citati da Reuters affermano che Orban ha accettato di lasciare l’aula al momento del voto, sapendo che gli altri 26 leader avrebbero votato a favore di Moldavia e Ucraina.

Orban ha confermato su Facebook di essersi astenuto dal voto su quella che ha definito “una decisione sbagliata”.

Ma come ha osservato il primo ministro irlandese Leo Varadkar, Orban ha deciso di non porre il veto anche sull’Ucraina.

Il primo ministro ungherese Viktor Orban (quarto a destra) parla con altri leader europei al vertice dell'UE a Bruxelles, giovedì 14 dicembre 2023, prima della decisione dei leader di avviare i negoziati di adesione con l'Ucraina e la Moldavia.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban (quarto a destra) parla con altri leader europei al vertice dell’UE a Bruxelles, giovedì 14 dicembre 2023, prima della decisione dei leader di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia.

Soddisfazione a Kiev e Chisinau

La decisione del vertice, che molti aspettavano solo per il secondo giorno dell’incontro, cioè venerdì, è stata immediatamente accolta con favore dai leader di Moldavia e Ucraina.

La presidente Maia Sandu l’ha definita “una nuova pagina della nostra storia”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha affermato che si tratta di “una vittoria per l’Ucraina” e “per tutta l’Europa”.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che si tratta di “una decisione strategica e di un giorno che rimarrà nella storia dell’Unione”.

Ma Orban ha ribadito la sua posizione di respingere l’Ucraina, dicendo che non è pronta per questo passo, quindi la decisione dell’UE è “irrazionale” e “inappropriata”.

Nel corso del vertice è stato inoltre deciso che la Georgia riceverà lo status di candidato all’adesione (annuncio immediatamente accolto favorevolmente dalla presidente filo-UE Salome Zurabişvili), e alla Bosnia, già paese candidato, è stato promesso che sarà in grado di avviare i negoziati una volta soddisfatte le condizioni.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel (davanti a destra) parla con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e il primo ministro ungherese Viktor Orban mentre posano con altri leader dell'UE in un altro vertice a Bruxelles il 9 febbraio 2023.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel (davanti a destra) parla con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e il primo ministro ungherese Viktor Orban mentre posano con altri leader dell’UE in un altro vertice a Bruxelles il 9 febbraio 2023.

Il drammatico appello di Zelenskyj

Giovedì scorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha chiesto ai leader europei di accettare l’apertura dei negoziati di adesione con il suo Paese, perché altrimenti ciò darebbe una vittoria politica al presidente russo Vladimir Putin.

“È molto importante che l’Europa non cada preda dell’indecisione”, ha detto Zelenskiy mentre i leader dell’UE si affrettavano per impedire un veto da parte dell’Ungheria, l’unico paese ad opporsi pubblicamente all’apertura dei negoziati di adesione con l’Ucraina.

“Putin userà questo contro di voi personalmente e contro l’Europa”, ha avvertito Zelenskiy, affermando che nessuna decisione sull’allargamento sarebbe una vittoria consegnata al leader russo.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il primo ministro lettone Evika Siliņa (in ordine, da sinistra a destra) parlano a margine del Consiglio europeo, 14 dicembre 2023.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e il primo ministro lettone Evika Siliņa (in ordine, da sinistra a destra) parlano a margine del Consiglio europeo, 14 dicembre 2023.

La decisione del vertice è arrivata poche ore dopo che il presidente russo Putin, in commenti sarcastici in una conferenza stampa annuale, ha parlato della divisione all’interno dell’UE e ha affermato che solo due paesi al suo interno sono veramente indipendenti: l’Ungheria di Viktor Orban e la Slovacchia di Robert Fico. il primo ministro che ha promesso di non dare all’Ucraina “nemmeno un solo proiettile”.

Putin ha detto nella stessa occasione che è affare della Moldavia se vuole lasciare la CSI per il bene dell’UE, e che in ogni caso “non è di grande valore” nella CSI.

Nella dichiarazione del vertice, vista da Free Europe, si dice: “Il Consiglio europeo decide di avviare i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia”, ma si aggiunge che l’avvio vero e proprio delle discussioni avverrà quando saranno approvate le raccomandazioni del Consiglio europeo Commissione ai candidati, formulata nel mese di novembre.

Si prevede che nelle prossime ore o giorni si possa intravedere almeno un calendario sommario. Il vertice Ue continua venerdì.

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