Papa Francesco il 26 novembre ha definito l’Holodomor una “ferita lacerante” resa ancora più dolorosa per l’Ucraina dalla guerra in corso.

Intervenendo in Vaticano all’indomani della Giornata della memoria dell’Holodomor, Francesco ha ricordato che la “tormentata” Ucraina ha commemorato “il genocidio perpetrato dal regime sovietico che, 90 anni fa, fece morire di fame milioni di persone”.

Il 25 novembre la Russia ha lanciato la più grande ondata di attacchi di droni contro l’Ucraina dall’inizio della guerra mentre l’Ucraina commemorava la carestia del 1932-33 nell’Ucraina sovietica sotto il dittatore Josef Stalin che uccise milioni di persone.

L’Ucraina ha dichiarato che le sue difese aeree hanno abbattuto 74 dei 75 droni totali lanciati dalla Russia, con Kiev che ha subito il peso maggiore dell’attacco.

Papa Francesco, 86 anni, ha pronunciato il discorso televisivo da una cappella in Vaticano dopo aver saltato la sua apparizione domenicale settimanale davanti a una finestra che si affaccia su Piazza San Pietro a causa di quella che ha definito essere un’infiammazione ai polmoni.

Il Vaticano ha detto il 25 novembre che Francesco ha dovuto cancellare tutti gli appuntamenti a causa di una “leggera influenza”.

Francesco ha esortato i fedeli a continuare a pregare instancabilmente per tutti i popoli dilaniati dai conflitti, affermando che «la preghiera è la forza della pace che ferma la spirale dell’odio» e apre inaspettati cammini di riconciliazione.

Ha anche ricordato la tregua di quattro giorni tra Israele e Hamas, che è stata definita un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall’Unione europea.

“Ringraziamo Dio che finalmente c’è una tregua tra Israele e Palestina e che alcuni ostaggi sono stati liberati. Preghiamo affinché siano tutti liberati il ​​più presto possibile”, ha detto.

Il pontefice ha anche detto che si recherà più tardi questa settimana a Dubai per parlare alla conferenza sui cambiamenti climatici COP28, affermando che oltre alla guerra, il cambiamento climatico è “un altro grande pericolo… che mette a rischio la vita sulla Terra, soprattutto per le generazioni future”.

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