In precedenza, avevamo appreso della violenza di genere contro le donne da fonti governative o da organizzazioni non governative che lavoravano direttamente con le vittime sul campo. Poi c’erano anche delle sfumature e non tutte le storie sono arrivate ai media. Ma ora le cose vanno molto, molto peggio.

Ora non abbiamo quasi più fonti di informazione non statali sulla violenza domestica in Bielorussia. Le organizzazioni che prima lavoravano con questo sono state liquidate, e le iniziative che funzionano ora lo fanno principalmente in modo guerrigliero. Qualsiasi attività civile in Bielorussia che non sia finalizzata a sostenere il regime di Lukashenko è minacciata e la protezione delle donne non rientra nella sfera degli interessi di questo regime.

Ed è un grosso problema il fatto che non comprendiamo la reale portata dei problemi legati alla violenza domestica in Bielorussia. Le donne che hanno bisogno di aiuto spesso non sanno a chi rivolgersi in sicurezza.

In precedenza, nelle notizie si potevano facilmente trovare informazioni sulla stessa “Radislava”, che aveva un proprio rifugio per le vittime e forniva supporto psicologico e legale. Ora “Radislava” non c’è più e altre iniziative non possono pubblicizzarsi ampiamente per la propria sicurezza. Ebbene, allo Stato non interessa che le donne siano al sicuro!

Olga Garbunova, che in passato era a capo di “Radislava” e ora è rappresentante delle questioni sociali del Gabinetto transitorio unito, afferma che la situazione con la violenza domestica in Bielorussia è cambiata molto, e non in meglio.

“Quasi tutte le statistiche su questo argomento sono nascoste, ma come testimoniano le persone in Bielorussia e i materiali nei media, il quadro della violenza domestica nel paese è cambiato molto. Ora si tratta di ferite da arma da fuoco, dell’incendio di una persona viva cosparsa di benzina e di molti altri incidenti terribili. Non c’è da meravigliarsi che le informazioni su questi casi non siano pubblicate nelle fonti ufficiali.”

Dato che i mass media ora hanno molte meno opportunità di scrivere su casi di tale violenza nella stessa Bielorussia, si potrebbe avere l’impressione sbagliata che siano diminuiti. Ma se ricordiamo cosa sta succedendo in Bielorussia in generale, allora la logica ci dice che la violenza non potrà che aumentare. Gli aggressori vedono quanta impunità c’è e questo non fa altro che renderli ancora più violenti.

Allo stesso tempo, lo stesso regime di Lukashenko dichiara : “Il problema non è così grave da dover parlare della necessità di adottare una legge speciale”. Tuttavia, per queste persone, solo un problema è acuto: il problema del mantenimento del potere. E tutto il resto è una sciocchezza.

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