Di Fabio Casalini
La catena di eventi che determinò il colpo di Stato ha origine nel risultato delle elezioni presidenziali del 1970 che vide prevalere, se pur di poco, la coalizione di sinistra dell’Unità Popolare sulla coalizione di destra composta da Partito Nazionale e Democrazia Radicale, segno di un elettorato fortemente polarizzato. In accordo con la costituzione, il Congresso risolse la situazione di stallo creatasi con il risultato del voto tra Salvador Allende (con il 36,3%), il conservatore (ed ex presidente) Jorge Alessandri Rodríguez (35,8%), e il cristiano-democratico Radomiro Tomic (27,9%), votando per l’approvazione della maggioranza relativa ottenuta da Allende.Diversi settori della società cilena continuavano ad opporsi alla sua presidenza, così come gli Stati Uniti che esercitarono una pressione diplomatica ed economica sul governo. Il 22/8/1973 i membri della camera dei deputati si appello’ ai militari per far cessare le attività di un governo che non riconoscevano. Due giorni dopo Allende rispose prendendo le distanze dalle parole e dai documenti dei membri della camera dei deputati, sostenendo che quelle parole avrebbero leso l’immagine della nazione nel mondo.Le parole di Allende non sortirono l’effetto sperato, tanto che il generale Pinochet, alla guida dell’esercito, prese il potere con un colpo di Stato l’11 settembre 1973, cingendo d’assedio il Palazzo Presidenziale, attaccandolo via terra e bombardandolo con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell’attacco. Le cause della sua morte sono rimaste controverse: la tesi ufficiale divulgata subito dopo l’attacco fu che Allende si fosse suicidato con un fucile mitragliatore AKS-47 che stava utilizzando durante l’assedio (si presume che sia quello che gli era stato regalato personalmente da Fidel Castro) e la stessa autopsia etichettò il suo decesso come suicidio. Tuttavia, soprattutto da parte degli oppositori al nuovo regime, sia in Cile sia all’estero, si sostenne subito la tesi dell’assassinio da parte dalle truppe di Pinochet durante l’irruzione finale all’interno del palazzo che stava difendendo.Alcuni anni dopo il suo medico personale, che era tra quelli che insieme con Allende si trovavano all’interno della Moneda, rilasciò in un’intervista una versione dettagliata dell’accaduto. Secondo il suo racconto, a seguito del bombardamento aereo e del successivo incendio del palazzo Allende avrebbe detto a quelli che stavano con lui a difendere la Moneda dalle finestre del primo piano di uscire dal Palazzo ormai indifendibile e sarebbe rimasto solo nell’ufficio. Tuttavia, sempre secondo il suo racconto, il medico sarebbe rientrato nell’ufficio nel momento in cui Allende si stava suicidando con una scarica di mitragliatore alla testa dal basso in alto. In particolare il medico disse di aver visto la parte superiore della calotta cranica di Allende volar via per effetto della scarica. L’autenticità di tale racconto rimane comunque incerta, considerando anche la situazione cilena negli anni in cui tali dichiarazioni sono state rilasciate. Comunque, nel luglio 2011 una nuova autopsia effettuata sul corpo riesumato di Allende da esperti internazionali e divulgata dal Servizio Sanitario di Santiago ha confermato la tesi del suicidio.Oltre i potenziali misteri circa la morte di Allende, abbiamo imparato a conoscere una delle peggiori dittature che il mondo abbia dovuto sopportare.
Bibliografia Simon Collier e William F. Sater, A History of Chile: 1808-1994, Cambridge, Cambridge University Press, 1996. Julio Faundez, Marxism and democracy in Chile. From 1932 to the fall of Allende, New Haven, Yale University Press, 1988. Anke Hoogvelt, Globalisation and the postcolonial world, Londra, Macmillan, 1997.
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