Nella Russia stalinista e sovietica c’erano i Gulag, i campi di lavoro forzato dove, insieme ai criminali comuni, venivano mandati coloro che osavano criticare il regime: dissidenti, intellettuali, spesso anche i loro semplici familiari. Nella Russia di Putin decine di ‘campi di lavoro’ sono già in funzione, riadattati da quelli di un tempo o costruiti appositamente, pronti a ricevere migliaia di ucraini deportati.

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