Il presidente Joe Biden avrebbe deciso di fornire all’Ucraina sistemi missilistici avanzati a lungo raggio – principale richiesta ora dei funzionari ucraini – come parte di un più ampio pacchetto di assistenza militare e di sicurezza, che potrebbe essere annunciato già la prossima settimana.

La Russia, i campi di filtrazione e il “genocidio culturale”

La situazione è ormai insostenibile. Mosca in diverse parti dell’Ucraina orientale sta rimuovendo con la forza migliaia di persone. Secondo diverse fonti vicine alle intelligence occidentali, centinaia di migliaia di ucraini sarebbero stati processati attraverso una serie di “campi di filtrazione” russi nell’Ucraina orientale e inviati in Russia proprio come parte di un programma sistematico di rimozione forzata.

Dai posti di blocco a Rostov e in altre città russe molti ucraini verrebbero trasferiti in angoli remoti della Russia. Alcuni sarebbero finiti sull’isola di Sakhalin, lingua nell’Oceano Pacifico all’estremo oriente della Russia, a 16mila km dal confine ucraino. Parlando di numeri, le stime occidentali variano da decine di migliaia a 1 milione di persone: insomma, un massiccio programma di dislocazione forzata.

Le condizioni nei campi sono spaventose, dicono fonti e testimoni oculari. La CNN all’inizio di questa settimana ha documentato controlli disumanizzanti, invasivi, e la totale mancanza di strutture sanitarie in quelle che sono vere e proprie tendopoli, ma anche in scuole e ospedali. C’è stata un’epidemia di tubercolosi in un campo, mentre in un altro gli ucraini sarebbero morti per mancanza di cure mediche.

Questo sarebbe parte dello sforzo di Putin di rafforzare il controllo politico sulle aree occupate, in parte eliminando gli ucraini ritenuti solidali con Kiev e in parte sminuendo l’identità nazionale ucraina attraverso lo spopolamento. Quello che alcuni attivisti per i diritti umani definisco “genocidio culturale”: un sistema indiscriminato che Mosca ha già utilizzato in precedenza, in particolare durante le due guerre in Cecenia

Quali armi potrebbero inviare gli Usa all’Ucraina

Mentre dalla Danimarca arriva l’annuncio che arriveranno a Kiev i micidiali missili Harpoon (abbiamo spiegato qui cosa sono e perché sono così determinanti), se gli Usa invieranno missili a lungo raggio, dopo settimane di tentennamenti ci potremmo trovare a un punto di svolta concreto.

Nelle ultime settimane alti funzionari ucraini, incluso il presidente Zelensky, hanno chiesto agli Usa e ai loro alleati di fornire il cosiddetto Multiple Launch Rocket System (MLRS): sistemi d’arma fabbricati negli Stati Uniti in grado di sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, molto più lontano di qualsiasi altro sistema già presente in Ucraina: questo, secondo gli ucraini, potrebbe essere un punto di svolta nella guerra contro la Russia.

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