Normativa sui servizi digitali: garantire un ambiente online sicuro e responsabile
Quali sono gli obiettivi principali della normativa sui servizi digitali?
Le nuove norme sono proporzionate, promuovono l’innovazione, la crescita e la competitività e facilitano l’espansione delle piattaforme più piccole, delle PMI e delle start-up. Le responsabilità degli utenti, delle piattaforme e delle autorità pubbliche sono riequilibrate in base ai valori europei, ponendo al centro i cittadini. Le norme:
- proteggono meglio i consumatori e i loro diritti fondamentali online
- istituiscono un quadro efficace e chiaro in materia di trasparenza e responsabilità delle piattaforme online
- promuovono l’innovazione, la crescita e la competitività all’interno del mercato unico
Per i cittadini
- Maggiore tutela dei diritti fondamentali
- Scelta più ampia, prezzi più bassi
- Minore esposizione a contenuti illegali
Per i fornitori di servizi digitali
- Certezza del diritto, armonizzazione delle norme
- Avvio ed espansione più agevoli in Europa
Per gli utenti commerciali di servizi digitali
- Scelta più ampia, prezzi più bassi
- Accesso ai mercati europei attraverso piattaforme
- Parità di condizioni per escludere fornitori di contenuti illegali
Per la società nel suo insieme
- Maggiore controllo democratico e vigilanza sulle piattaforme sistemiche
- Attenuazione dei rischi sistemici, quali la manipolazione o la disinformazione
Quali fornitori sono interessati?
La normativa sui servizi digitali contiene regole per i servizi di intermediazione online, che milioni di europei utilizzano quotidianamente. Gli obblighi dei diversi operatori online corrispondono al loro ruolo, alle loro dimensioni e al loro impatto sull’ecosistema digitale.
- Servizi di intermediazione che offrono infrastrutture di rete: fornitori di accesso a Internet, registrar di nomi di dominio, tra cui:
- Servizi di hosting quali i servizi cloud e di webhosting, tra cui:
- Piattaforme online che riuniscono venditori e consumatori come mercati online, app store, piattaforme dell’economia collaborativa e piattaforme dei social media.
- Le piattaforme online di grandi dimensioni comportano rischi particolari per la diffusione di contenuti illegali e i danni alla società. Sono previste norme specifiche per le piattaforme che raggiungono più del 10% dei 450 milioni di consumatori europei.
Tutti gli intermediari online che offrono i loro servizi nel mercato unico, con sede o meno nell’UE, dovranno rispettare le nuove norme. Le microimprese e le piccole imprese avranno obblighi proporzionati alla loro capacità e alle loro dimensioni, rimanendo nel contempo responsabili. Inoltre, anche se dovessero registrare una forte crescita, le microimprese e le piccole imprese potranno beneficiare di un’esenzione mirata da una serie di obblighi durante un periodo transitorio di 12 mesi.
Nuovi obblighi | Servizi di intermediazione(obblighi cumulativi) | Servizi di hosting(obblighi cumulativi) | Piattaforme online (obblighi cumulativi) | Piattaforme di grandi dimensioni(obblighi cumulativi) |
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Trasparenza e segnalazione | ● | ● | ● | ● |
Requisiti relativi alle condizioni di servizio nel rispetto dei diritti fondamentali | ● | ● | ● | ● |
Collaborazione con le autorità nazionali a seguito di ordinanze | ● | ● | ● | ● |
Sportello e, se necessario, rappresentanza legale | ● | ● | ● | ● |
Notifica e azione, obbligo di fornire informazioni agli utenti | ● | ● | ● | |
Denuncia dei reati | ● | ● | ● | |
Meccanismo di reclamo e ricorso, risoluzione extragiudiziale delle controversie | ● | ● | ||
Segnalatori attendibili | ● | ● | ||
Misure contro le segnalazioni e repliche abusive | ● | ● | ||
Obblighi speciali per i mercati, ad esempio controllo delle credenziali di fornitori terzi (principio “KYBC – know your business client”, ovvero “conosci il tuo cliente commerciale”), conformità fin dalla progettazione, controlli a campione | ● | ● | ||
Divieto di pubblicità mirata ai bambini e divieto di pubblicità basata su caratteristiche particolari degli utenti | ● | ● | ||
Trasparenza dei sistemi di suggerimento | ● | ● | ||
Trasparenza della pubblicità online rivolta agli utenti | ● | ● | ||
Obblighi in materia di gestione dei rischi e risposta alle crisi | ● | |||
Audit esterno e indipendente, funzione interna di controllo della conformità e responsabilità pubblica | ● | |||
Scelta dell’utente di non ricevere suggerimenti basati sulla profilatura | ● | |||
Condivisione dei dati con le autorità e i ricercatori | ● | |||
Codici di condotta | ● | |||
Collaborazione sul fronte della risposta alle emergenze | ● |
Qual è l’impatto dei nuovi obblighi?
La normativa sui servizi digitali migliora notevolmente i meccanismi per la rimozione dei contenuti illegali e per l’efficace tutela dei diritti fondamentali degli utenti online, compresa la libertà di parola. Crea inoltre un maggiore controllo pubblico sulle piattaforme online, specie per quelle che raggiungono oltre il 10% della popolazione dell’UE.
In pratica comporta:
- misure per contrastare beni, servizi o contenuti illeciti online, come un meccanismo per consentire agli utenti di segnalare tali contenuti e alle piattaforme di collaborare con “segnalatori attendibili”
- nuovi obblighi in materia di tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online, per contribuire a identificare i venditori di merci illegali, oppure sforzi ragionevoli da parte dei mercati online per verificare in modo casuale se prodotti o servizi siano stati identificati come illegali in qualsiasi banca dati ufficiale
- garanzie efficaci per gli utenti, compresa la possibilità di contestare le decisioni prese dalle piattaforme in merito alla moderazione dei contenuti
- divieto di determinati tipi di messaggi pubblicitari mirati sulle piattaforme online (quando si rivolgono a minori o quando utilizzano categorie particolari di dati personali, quali l’etnia, le opinioni politiche, l’orientamento sessuale)
- misure di trasparenza per le piattaforme online su vari aspetti, compresi gli algoritmi utilizzati per i suggerimenti
- obbligo per le piattaforme e i motori di ricerca di grandi dimensioni di prevenire qualsiasi abuso dei loro sistemi adottando interventi basati sul rischio e sottoponendo le proprie attività di gestione del rischio ad audit indipendenti
- accesso dei ricercatori ai dati chiave delle piattaforme e dei motori di ricerca più grandi per capire l’evoluzione dei rischi online
- una struttura di vigilanza che rifletta la complessità dello spazio online: i paesi dell’UE svolgeranno il ruolo principale, sostenuti da un nuovo comitato europeo per i servizi digitali; per le piattaforme di grandissime dimensioni, la Commissione interverrà per garantire la vigilanza e l’applicazione delle norme.
Quali sono le prossime tappe?
A seguito dell’entrata in vigore della normativa sui servizi digitali il 16 novembre 2022, le piattaforme online hanno avuto 3 mesi per comunicare il numero degli utenti finali attivi sui loro siti web. Sulla base dei numeri forniti, la Commissione ha potuto valutare se una piattaforma dovesse essere designata come piattaforma o motore di ricerca di grandi dimensioni.
Il 25 aprile 2023 sono state adottate le prime decisioni di designazione da parte della Commissione, dopodiché l’entità interessata dispone di 4 mesi per conformarsi agli obblighi previsti dalla normativa sui servizi digitali, fra i quali la conduzione del primo esercizio annuale di valutazione del rischio, da trasmettere alla Commissione.
Gli Stati membri dell’UE dovranno conferire i poteri spettanti ai propri coordinatori dei servizi digitali entro il 17 febbraio 2024, data generale di entrata in vigore della normativa sui servizi digitali, quando quest’ultima sarà pienamente applicabile a tutte le entità che rientrano nel suo ambito di applicazione.
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Nuove norme online per gli utenti
Un ambiente online più sicuro
Oggi le piattaforme online possono essere utilizzate impropriamente per diffondere contenuti illeciti quali incitamento all’odio, contenuti terroristici o materiale pedopornografico, nonché per vendere merci pericolose e prodotti contraffatti, o per offrire servizi illegali, esponendo i cittadini a rischi.
Il 61% dei cittadini dell’UE intervistati nel quadro del sondaggio Eurobarometro 2018 afferma di essersi imbattuto in contenuti illegali online, mentre il 65% ritiene che navigare in Internet non sia un’attività sicura.
Cosa cambia con la nuova normativa sui servizi digitali
- Modalità semplici e chiare per segnalare contenuti, beni o servizi illegali su piattaforme online
- Doveri di diligenza per le piattaforme e obblighi più rigorosi per le piattaforme di grandi dimensioni, dove si verificano i danni più gravi
- Le autorità competenti saranno meglio attrezzate per proteggere i cittadini grazie alla supervisione delle piattaforme e all’applicazione armonizzata delle norme in tutta l’Unione
Migliore protezione dei consumatori
Oggi i diritti fondamentali dei cittadini europei non sono adeguatamente tutelati online. Le piattaforme possono, ad esempio, decidere di cancellare i contenuti degli utenti senza informare l’utente o prevedere la possibilità di ricorso. Ciò ha forti implicazioni per la libertà di espressione degli utenti.
Cosa cambia con la nuova normativa sui servizi digitali
- Gli utenti sono informati in caso di rimozione di contenuti da parte delle piattaforme e la possono contestare
- Gli utenti avranno accesso ai meccanismi di risoluzione delle controversie del proprio paese
- Condizioni generali trasparenti per le piattaforme
- Maggiore sicurezza e migliore conoscenza dei reali venditori dei prodotti che gli utenti acquistano
- Obblighi più rigorosi per le piattaforme online di grandi dimensioni di valutare e mitigare i rischi per i diritti degli utenti, a livello dell’organizzazione generale dei loro servizi, nei casi in cui le restrizioni dei diritti e i rischi di diffusione virale di contenuti illegali o nocivi sono più rilevanti
- Meccanismi rapidi di risposta alle emergenze, con misure supplementari di gestione dei rischi per le crisi riguardanti la salute pubblica e la sicurezza
- Nuove tutele per i minori
- Divieto di annunci pubblicitari mirati sulle piattaforme online rivolte ai minori o di annunci pubblicitari che usano dati personali sensibili
- Accesso ai dati delle piattaforme da parte di ricercatori, al fine di comprendere i rischi per la società e per i diritti fondamentali
Cittadini e utenti più consapevoli
Oggi le piattaforme ottimizzano la presentazione delle informazioni per aumentare i propri introiti catturando l’attenzione degli utenti, ma spesso questi ultimi non sono consapevoli del modo in cui i sistemi adottati differenziano i contenuti e ricostruiscono i loro profili. La manipolazione dei sistemi di suggerimento e l’abuso dei sistemi pubblicitari comportano gravi rischi di disinformazione e diffusione di contenuti illeciti.
Servizi digitali di qualità a un prezzo inferiore
Il ruolo sistemico di alcune piattaforme online incide sulla vita di miliardi di utenti e milioni di imprese in Europa. Alcune imprese hanno un impatto importante sui mercati digitali, ne controllano l’accesso e vi sono fortemente radicate. Possono imporre inique condizioni basate sulla condizione “prendere o lasciare” sia ai loro utenti commerciali che ai consumatori.
Cosa cambia con la nuova normativa sui mercati digitali
- Divieto di pratiche sleali, che consente agli utenti commerciali di offrire ai consumatori maggiori opzioni di scelta per servizi innovativi
- Migliore interoperabilità con servizi alternativi a quelli disponibili sulle piattaforme dei cosiddetti “gatekeeper”
- Possibilità per i consumatori che lo desiderano di cambiare piattaforma con minori complicazioni
- Servizi migliori e prezzi più bassi per i consumatori
nuove norme online per le imprese
Espansione delle piattaforme online innovative nell’UE
+ di 10 000
piattaforme operano nell’UE
Il 90%
di queste sono piccole e medie imprese
Nell’UE i servizi digitali devono attualmente osservare 27 diverse normative nazionali. Solo le imprese più grandi possono far fronte ai costi di conformità che ne derivano.
Cosa cambia con la nuova normativa sui servizi digitali
- Le stesse norme si applicheranno in tutta l’Unione e costituiranno la base di un vasto mercato interno che creerà le condizioni adatte per consentire ai servizi digitali di crescere e prosperare Si prevede che il commercio digitale transfrontaliero nel mercato unico aumenterà fino al 2%
- I piccoli operatori avranno la certezza giuridica di poter sviluppare i propri servizi e proteggere gli utenti dalle attività illecite e potranno contare sul sostegno di norme, codici di condotta e orientamenti
- Le piccole imprese e le microimprese sonoesentate dagli obblighi più onerosi, ma libere di applicare le migliori pratiche per assicurare il proprio vantaggio competitivo
- Sostegno all’espansione (scale-up): le esenzioni per le piccole imprese saranno prorogate di 12 mesi dopo il superamento delle soglie relative al fatturato e al personale che le qualificano come piccole imprese
Attività lecite e fiorenti
Contrastando le attività e i prodotti illegali online è possibile far prosperare le attività economiche in rete delle imprese legittime.
Cosa cambia con la nuova normativa sui servizi digitali
- Scompaiono i disincentivi per le imprese ad adottare misure volontarie per proteggere i loro utenti da contenuti, beni o servizi illegali
- Le imprese utilizzeranno nuovi meccanismi semplici ed efficaci per segnalare contenuti illeciti e le merci che violano i loro diritti, compresi quelli di proprietà intellettuale, o che rappresentano una concorrenza sleale
- Le imprese possono anche diventare “segnalatori affidabili” di contenuti o di merci illegali: a tal fine sono previste procedure prioritarie speciali e una stretta collaborazione con le piattaforme
- Obblighi rafforzati per i mercati di applicare misure dissuasive, quali politiche basate sul principio della conoscenza dei propri clienti (o “know your business customer”), di compiere sforzi ragionevoli per effettuare controlli a campione sui prodotti venduti sulla propria piattaforma o di adottare nuove tecnologie per la tracciabilità dei prodotti
Più responsabilità per le PMI e le start-up
Il 40%
delle imprese che vendono prodotti su Internet lo fa tramite mercati online (dati Eurostat 2019)
Le PMI e le start-up dipendono dalle condizioni generali delle grandi piattaforme per quanto riguarda la classificazione e la pubblicità dei loro contenuti e dal modo in cui vengono moderati i loro canali di comunicazione sulle piattaforme. Sulle piattaforme dei cosiddetti “gatekeeper” le imprese non hanno accesso ai dati relativi ai loro consumatori e alle proprie attività, che pur consentirebbero loro di adattare le proprie strategie di mercato. Ciò è problematico per le imprese che si trovano in concorrenza diretta con un gatekeeper: quest’ultimo può infatti utilizzare tali dati nel proprio interesse.
Cosa cambia con le nuove norme
- La normativa sui servizi digitali renderà più trasparenti i processi interni delle piattaforme online e consentirà di prendere decisioni commerciali con maggior cognizione di causa
- La normativa sui mercati digitali consentirà alle imprese di accedere a determinati dati in possesso dei gatekeeper. Potranno inoltre scegliere tra diverse piattaforme su cui offrire i loro servizi o prodotti. Inoltre, disporranno di maggiori possibilità di cambiare e combinare i servizi in funzione delle loro esigenze
Un mercato interno equo ed equilibrato
I gatekeeper svolgono talvolta un duplice ruolo e favoriscono i propri servizi, con il risultato che gli utenti commerciali che dipendono da loro per raggiungere i consumatori rimangono tagliati fuori. Questo riduce le possibilità di scelta per le imprese, compromette potenzialmente la qualità del servizio e fa lievitare i prezzi per i consumatori.
Cosa cambia con la nuova normativa sui mercati digitali
- Si aprono nuove opportunità per le imprese, che saranno in grado di innovare e competere in condizioni eque con i servizi dei gatekeeper
- I consumatori saranno in grado di visualizzare le migliori opzioni disponibili, anziché soltanto quelle che i gatekeeper hanno interesse a mostrare loro
Maggiore certezza giuridica per le imprese
I gatekeeper hanno il potere di agire come legislatori privati e possono imporre unilateralmente le condizioni generali agli utenti commerciali.
Cosa cambia con la nuova normativa sui mercati digitali
- Gli utenti commerciali sapranno cosa aspettarsi quando hanno a che fare con i gatekeeper
- I gatekeeper conosceranno chiaramente gli obblighi che saranno chiamati a rispettare
- Norme procedurali chiaramente definite garantiranno decisioni rapide, che si tradurranno in pronti vantaggi sia per gli utenti commerciali che per i consumatori
Mercati contendibili
La concentrazione del potere economico sui mercati digitali ha raggiunto livelli senza precedenti:
7
delle dieci maggiori imprese del mondo sono operatori del mercato digitale
Cosa cambia con la nuova normativa sui mercati digitali
- Grazie alla normativa, le imprese potranno accedere a maggiori informazioni sull’andamento dei loro prodotti o servizi sulle piattaforme di terzi
- Non vi saranno più posizionamenti iniqui dei servizi e dei prodotti propri dei gatekeeper rispetto a quelli offerti da altre imprese sulla stessa piattaforma
- Le imprese saranno in grado di attrarre più facilmente i consumatori, che non potranno più essere vincolati alle piattaforme dei gatekeeper
- Grazie alle nuove norme, le piccole imprese e i nuovi operatori potranno più facilmente crescere, espandersi e competere con i gatekeeper
- Una maggiore concorrenza dovrebbe favorire le potenzialità di innovazione delle imprese più piccole e migliorare la qualità del servizio, con un conseguente aumento del benessere dei consumatori
La normativa sui mercati digitali dovrebbe generare per i consumatori una rendita pari a circa 13 miliardi di euro. L’aumento delle opportunità per un più ampio spettro di operatori determinerà un aumento dei loro investimenti. L’impatto previsto sulla crescita economica è compreso tra 12 e 23 miliardi di euro.
Più posti di lavoro
I gatekeeper sono punti di accesso necessari verso il mercato interno europeo. Si tratta di piattaforme che hanno un impatto significativo sul mercato interno, rappresentano per gli utenti commerciali un importante tramite per raggingere i loro clienti e beneficiano, o è prevedibile che beneficeranno, di una posizione consolidata e duratura.
Cosa cambia con la nuova normativa sui mercati digitali
- Le start-up e le nuove imprese emergeranno e cresceranno, creando nuovi posti di lavoro grazie a condizioni di parità
nuove norme online per le piattaforme
Obblighi chiari per i controllori dell’accesso (“gatekeeper”) in tutta l’UE
Oggi il modo in cui i gatekeeper svolgono le proprie attività è in gran parte non regolamentato o basato su norme spesso risalenti all’economia predigitale. Ciò accade in tutta l’UE.
Attualmente le questioni attinenti ai gatekeeper non sono regolamentate in modo efficiente a livello degli Stati membri o dalla normativa UE vigente.
Certezza giuridica per le piattaforme
Le iniziative legislative nazionali adottate negli Stati membri dell’UE possono sicuramente contribuire ad affrontare i problemi individuati, ma allo stesso tempo rischiano di fare aumentare la frammentazione normativa nell’UE. Ciò può comportare un aumento dei costi di conformità per le piattaforme che operano a livello transfrontaliero.
Cosa cambia con la nuova legge sui mercati digitali
- I gatekeeper conoscono in anticipo gli obblighi che devono rispettare
- Le altre piattaforme non saranno soggette a tali norme, ma potranno beneficiare di comportamenti più equi all’atto di intrattenere relazioni economiche con i gatekeeper.
- Riduzione dei costi di conformità per i gatekeeper e i loro utenti commerciali.
Cosa cambia con la nuova legge sui servizi digitali
- Un’unica serie di norme applicabili in tutta l’UE
- Le nuove norme istituiscono meccanismi che consentono alla Commissione e agli Stati membri di coordinare le loro azioni e di garantire una corretta attuazione del quadro in tutta l’UE.
Obblighi asimmetrici “su misura”
Oggi gli utenti sono spesso esposti a beni, contenuti o servizi illegali, ma le decisioni a riguardo sono per lo più a discrezione delle piattaforme. Il ruolo di gran lunga maggiore è svolto dalle piattaforme che ormai agiscono quasi come spazi pubblici adibiti alla comunicazione e al commercio.
Cosa cambia con la nuova legge sui servizi digitali
- Misure per contrastare merci, servizi o contenuti illegali online, come un meccanismo che permette agli utenti di segnalare tali contenuti e consente alle piattaforme di collaborare con “segnalatori attendibili”.
- Nuovi obblighi in materia di tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online, per contribuire a identificare i venditori di merci illegali.
- Garanzie efficaci per gli utenti, tra cui la possibilità di contestare le decisioni prese dalle piattaforme in merito alla moderazione dei contenuti.
- Misure in materia di trasparenza di ampia portata per le piattaforme online, anche rispetto agli algoritmi utilizzati per i suggerimenti.
- Obbligo per le piattaforme di dimensioni molto grandi che raggiungono oltre il 10% della popolazione dell’UE di prevenire gli abusi dei loro sistemi adottando misure basate sul rischio e attraverso audit indipendenti dei loro sistemi di gestione dei rischi.
- Obbligo di fornire ai ricercatori l’accesso ai dati delle piattaforme principali, per esaminarne il funzionamento.
- Appositi codici di condotta e norme tecniche aiuteranno le piattaforme e gli altri attori a conformarsi alle nuove norme. Altri codici rafforzeranno le misure adottate allo scopo di garantire l’accessibilità delle piattaforme per le persone con disabilità o sosterranno ulteriori misure in materia di pubblicità.
- Tutti gli intermediari online che offrono i loro servizi nel mercato unico, con sede o meno nell’UE, dovranno rispettare le nuove norme.
- Creazione di una struttura di vigilanza adeguata alla complessità dello spazio online: gli Stati membri svolgeranno il ruolo principale, sostenuti da un nuovo comitato europeo per i servizi digitali; per le piattaforme di grandissime dimensioni, la Commissione interverrà per garantire la vigilanza e l’applicazione delle norme.
Servizi di intermediazione(obblighi cumulativi) | Servizi di hosting(obblighi cumulativi) | Piattaforme online(obblighi cumulativi) | Piattaforme di grandi dimensioni(obblighi cumulativi) | |
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Obblighi di trasparenza | ● | ● | ● | ● |
Requisiti relativi alle condizioni di servizio nel rispetto dei diritti fondamentali | ● | ● | ● | ● |
Collaborazione con le autorità nazionali a seguito di ordinanze | ● | ● | ● | ● |
Sportelli e, se necessario, rappresentanza legale | ● | ● | ● | ● |
Notifica e azione, obbligo di fornire informazioni agli utenti | ● | ● | ● | |
Denuncia dei reati | ● | ● | ● | |
Meccanismo di reclamo e ricorso, risoluzione extragiudiziale delle controversie | ● | ● | ||
Segnalatori attendibili | ● | ● | ||
Misure contro le segnalazioni e repliche abusive | ● | ● | ||
Obblighi speciali per i mercati, ad esempio controllo delle credenziali di fornitori terzi (principio “KYBC – know your business client”, ovvero “conosci il tuo cliente commerciale”), conformità fin dalla progettazione, controlli a campione | ● | ● | ||
Divieto di pubblicità mirata ai bambini e divieto di pubblicità basata su caratteristiche particolari degli utenti | ● | ● | ||
Trasparenza dei sistemi di suggerimento | ● | ● | ||
Trasparenza della pubblicità online rivolta agli utenti | ● | ● | ||
Obblighi in materia di gestione dei rischi e risposta alle crisi | ● | |||
Audit esterno e indipendente, funzione interna di controllo della conformità e responsabilità pubblica | ● | |||
Scelta dell’utente di non ricevere suggerimenti basati sulla profilatura | ● | |||
Condivisione dei dati con le autorità e i ricercatori | ● | |||
Codici di condotta | ● | |||
Collaborazione sul fronte della risposta alle emergenze | ● |
Chiarimenti in merito alle responsabilità e meccanismo di conformità efficiente
L’esenzione di responsabilità per gli intermediari online è una pietra angolare della regolamentazione di internet: essa garantisce la possibilità di intervenire rapidamente contro i contenuti, i beni o i servizi illegali, ma anche a fare sì che le piattaforme non siano incentivate a rimuovere i contenuti legittimi e non siano obbligate a monitorare i propri utenti. Attualmente alcune delle norme hanno portato a una frammentazione nel mercato unico, e mancano certezze per alcune piattaforme che desiderano adottare legalmente misure e proteggere i loro utenti dai contenuti illegali.
Cosa cambia con la nuova legge sui servizi digitali
- Rafforzamento e ulteriore chiarimento delle condizioni per le esenzioni di responsabilità: le piattaforme e gli altri intermediari non sono responsabili del comportamento illecito degli utenti a meno che non siano a conoscenza di atti illeciti e non provvedano ad eliminarli.
- Le norme relative all’eccezione di responsabilità saranno armonizzate e uniformi in tutta l’UE grazie a un regolamento direttamente applicabile.
- Nuovi chiarimenti sulle modalità di applicazione di tali condizioni alle regole concernenti la responsabilità per la tutela dei consumatori
- Risolvere il paradosso delle misure volontarie adottate dalle piattaforme di piccole dimensioni: le piattaforme conformi alla normativa non sono responsabili dei contenuti illeciti da esse rilevati.
- Maggiore certezza del diritto per quanto riguarda l’interazione con le autorità: le piattaforme dovranno cooperare con le autorità che emanano ordinamenti giuridici con criteri minimi comuni.
Espansione delle piccole piattaforme online nell’UE
Nell’UE esistono oltre 10 000 piattaforme, di cui oltre il 90% sono piccole e medie imprese, secondo le stime della Commissione. I servizi digitali nell’UE devono attualmente far fronte a 27 diverse serie di regole nazionali. Solo le imprese più grandi possono far fronte ai costi di conformità che ne derivano.
Cosa cambia con la nuova legge sui servizi digitali
- Sarà garantito che le piccole piattaforme online non siano soggette ad obblighi sproporzionati, ma conservino la capacità di assumersi la responsabilità per i contenuti.
- Le piccole imprese e le microimprese sono esentate dagli obblighi più onerosi, ma libere di applicare le migliori pratiche per assicurare il proprio vantaggio competitivo.
- Un unico insieme di norme per tutta l’UE creerà le giuste condizioni affinché i servizi digitali transfrontalieri possano prosperare. Ciò può fare lievitare fino al 2% il commercio digitale transfrontaliero nel mercato unico.
- I piccoli operatori avranno le certezze giuridiche per poter sviluppare i propri servizi e proteggere gli utenti dalle attività illecite e saranno sostenuti da norme e orientamenti.
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