“La disinformazione pregiudica la sicurezza dei cittadini, l’unità e la capacità dello Stato di svilupparsi come società democratica”, ha affermato Revenco, rispondendo alle domande dei deputati.
All’inizio della settimana la candidatura dell’ex ministro è stata proposta dal capo dello Stato, che ha inviato una lettera al Parlamento a riguardo. A poche ore di distanza, Revenco ha scritto su Facebook che, per lei, coordinare il centro “è una sfida” e che si impegnerà per garantire il buon funzionamento di questa istituzione “così importante per garantire la stabilità sociale del Paese”.
Ana Revenco è stata ministra degli Interni per due anni, dal 2021 al 2023. A luglio, il primo ministro Dorin Recean ha presentato le sue dimissioni al governo. Quindi né il primo ministro né Revenco hanno spiegato la decisione.
Successivamente, la presidente della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, la deputata della PAS Lilian Carp, ha affermato che uno dei motivi per cui Revenco è stato licenziato è stato l’attacco armato all’aeroporto internazionale di Chisinau il 30 giugno, durante il quale sono stati uccisi due ufficiali.
Cos’è il Centro di Disinformazione?
I deputati del partito di governo “Azione e Solidarietà” (PAS) hanno adottato, il 14 luglio, il disegno di legge sulla creazione del Centro di comunicazione strategica e di lotta alla disinformazione. L’iniziativa legislativa è venuta dalla presidente Maia Sandu.
Secondo il documento, il centro adotterà misure per garantire la sicurezza dello spazio informativo di fronte alla disinformazione, alla manipolazione e alle interferenze straniere. Anche se queste avranno carattere di raccomandazione, i membri del centro potranno avvisare le autorità giudiziarie, se rilevano violazioni della legislazione. Potranno inoltre richiedere e ricevere informazioni, anche contenenti dati personali o segreti di Stato.
Il centro sarà composto da 11 persone. Il direttore e il vicedirettore saranno nominati, per un periodo di 5 anni, dal Parlamento, su proposta del presidente della Repubblica di Moldova, a seguito di un concorso pubblico.
Del centro farà parte anche un rappresentante delle istituzioni statali come il Parlamento, la Cancelleria di Stato, il Ministero della Difesa, il Ministero degli Interni, il Ministero degli Affari Esteri, il Consiglio Audiovisivo e altri.
No responses yet